5000 a.C.
Nascita della civiltà cinese nella regione dello Huang He (Fiume Giallo)
III-II
sec. a.C Dinastia Han realizzò l’unificazione del paese, creando un’organizzazione statale poderosa, al cui vertice stavano i mandarini (funzionari preposti all’amministrazione delle province dell’Impero cinese), che dominò per molti secoli
X sec.
Fino a questo periodo e con l’avvento della Dinastia Sun si ebbe uno splendore economico
1280
La regione venne occupata dai mongoli di Gengis Khan, il cui nipote, Kublay Khan, fondò la Dinastia degli Yüan e fissò la capitale a Pechino
XIII sec.
I viaggi dei Polo, una famiglia di mercanti veneziani che per primi raggiunsero la corte imperiale di Pechino, richiamarono l’attenzione dei Paesi europei verso il leggendario Oriente asiatico .
1350(XIV sec.)
I mongoli furono cacciati e si instaurò la Dinastia Ming, che assicurò al Paese una nuova età di splendore economico e l’apice della prosperità . Sotto la Dinastia Manciù, la Cina raggiunse la sua massima estensione. Sotto i nuovi sovrani, l’organizzazione economica e sociale dell’Impero non conobbe modificazioni rilevanti
1500 (XVI sec.)
Grazie ai navigatori portoghesi , i manufatti cinesi fecero la loro comparsa in Europa. In seguito Olandesi e Inglesi si sostituirono ai lusitani nel controllo delle rotte marittime per l’Oriente. In particolare la Cina cominciò a rifornire i mercati europei di tè, porcellane, lacche e sete.
1750
Cominciò una fase di declino economico della Cina, causato dal dilagare della corruzione e dallo sfruttamento esasperato dei contadini, mentre sul piano internazionale il Paese scelse la via dell’isolamento
1839/42
Guerra tra Cina e Inghilterra ( Guerra dell’oppio)
1848
La Cina dovrà aprire cinque porti cinesi (Guangzhou, Shanghai, Xiamen, Fuzhou e Ningbo) al commercio occidentale e la cessione di HONG KONG all’Inghilterra (1843). Tutto ciò consentì la libera circolazione delle merci europee sul territorio per risollevare la situazione economica peggiorata dalla precedente guerra.
1901
Rivolta dei boxer: insurrezione di parte della popolazione cinese, contro la presenza di rappresentanze economiche, politiche e religiose di Paesi occidentali. I boxer erano membri di una società segreta nazionalista e tradizionalista. L’intervento delle potenze occidentali determinò tuttavia il fallimento dell’impresa e costrinse la Cina ad accettare dure condizioni di pace
1911
La monarchia venne rovesciata da un movimento nazionalista del Kuomintang e il neonato partito comunista
1912
Venne proclamata la Repubblica dopo un periodo di cruenti conflitti civili, fomentati dai signori della guerra, ovvero i governatori delle province, che disponevano di eserciti personali e non erano disposti a perdere i poteri immensi che col tempo si erano costruiti
1937
Vennero sconfitti i giapponesi che avevano invaso il paese venne sbaragliato l’esercito del Kuomintang da parte del partito comunista, il quale dapprima era alleato con le forze nazionaliste (Kuomintang) con le quali condivideva il ripristino dell’ordine repubblicano e in seguito le divenne ostile
1949
(1 ottobre) Proclamazione della Repubblica Popolare Cinese da parte dei comunisti. Con questo avvenimento cominciò la trasformazione in senso collettivistico della economia cinese
1982
Il leader Deng Xiao Ping avviò una decisa politica di modernizzazione. I nuovi dirigenti rilanciarono le relazioni con l’estero con un relativo incremento del commercio internazionale. Sul piano interno, la pianificazione centrale perse la rigidità originaria; inoltre vennero introdotti i primi incentivi economici per migliorare la produzione e si diede spazio allo sviluppo dell’industria leggera. Si è abbandonato il sistema delle comuni agricole: i campi di ognuna di esse furono suddivisi e dati in gestione alle piccole famiglie
1988
Si consentì il trasferimento del diritto d’uso dei terreni agricoli per stimolare ulteriormente l’apporto dell’iniziativa individuale. Un altro elemento economico di rilievo fu l’incentivazione degli investimenti stranieri: lo Stato garantisce alle imprese interessate agevolazioni fiscali e libertà di decisione in materia di assunzione e di salari.
1989
giugno Repressione in Piazza Tien An Men che comportò un isolamento politico
1990
Si avviò un decentramento politico con la concessione di ampie autonomie alle province; si è dato uno straordinario impulso allo sviluppo economico sia dal punto di vista interno sia in relazione alla maggiore integrazione dell’economia cinese con quella internazionale. Si diede il via alla privatizzazione di alcuni settori dell’economia, soprattutto quelli legati alla piccola e media industria, che producono beni di consumo, favorendo la nascita di piccole imprese su base cooperativa e familiare
1992
Siglati contratti con operatori esteri per 55 miliardi di dollari. La quota degli investimenti stranieri (IDE) ammontava a 11 miliardi di dollari
1993
La quota degli investimenti stranieri ammonta a 26 miliardi di dollari in espansione l’anno successivo
1994
Il mutamento del sistema dei prezzi comportò una diminuzione della quota dei prezzi al 6 a differenza del 1979 dove erano al 95 . Venne introdotto il principio di responsabilità per i dirigenti che li avrebbe stimolati a raggiungere gli obiettivi prefissati, l’aumento della produttività delle imprese
1995
Seconda ondata degli investimenti stranieri La Prima ondata è stata soprattutto di capitali asiatici, per lo più etnicamente cinesi, cioè di compagnie e imprese di Taiwan, Hong Kong, Singapore e altri paesi del Sud-Est Asiatico. Questo tipo di investimento era rivolto soprattutto all’acquisizione di industrie manifatturiere per l’esportazione di giocattoli, tessili, prodotti di largo consumo. Con la Seconda ondata giunsero e stanno giungendo i grandi investitori internazionali, che immettono capitali ingenti sia nell’emergente mercato azionario cinese, sia nelle infrastrutture
2010
Oggi la conquista diretta di settori del mercato interno cinese risulta più difficile per le imprese straniere perché il Governo protegge con tariffe, licenze di importazione e altro la produzione locale. Tuttavia per i prodotti di alta qualità è previsto un aumento della domanda.
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