29 ottobre 1908
A Ivrea, su iniziativa di Camillo Olivetti si costituisce la Società in accomandita semplice 'Ing. Olivetti et Compagnia' con lo scopo di progettare e produrre macchine per scrivere. Il capitale iniziale è di 350 mila lire. Nei 500 metri quadrati dell'officina iniziano a lavorare 20 operai
1911
Dopo quasi due anni di lavoro la prima macchina per scrivere italiana, la M1, viene presentata all'esposizione universale di Torino; sul mercato costa 500 lire
1912-1914
Si aprono le prime filiali in Italia, giungono alcune commesse consistenti. Dalle officine di Ivrea escono 23 macchine alla settimana
1919
Il primo edificio dell'officina è ampliato per ospitare la produzione di macchine per scrivere, che riprende più intensa al termine della guerra
1920
Viene presentato un secondo modello di macchina per scrivere, la M20, che troverà sbocchi in nuovi mercati internazionali, europei e sudamericani soprattutto
1924-1925
L'ingegner Adriano Olivetti, primogenito di Camillo, entra in azienda: la sua prima esperienza è in fabbrica, dove lavora come operaio. Nel 1925 si reca negli Stati Uniti dove raccoglie idee ed esperienze che utilizzerà per ammodernare la tecnologia e l'organizzazione del lavoro nell'azienda paterna
1929-1931
Nonostante la crisi economica mondiale, Manifesto di X. Schawinsky per la macchina per scrivere MP1l'Olivetti investe per rafforzare la struttura commerciale in Italia e all'estero. Si costituisce a Barcellona la prima consociata industriale, la S.A. Hispano Olivetti. Nel 1930 esce una nuova macchina per scrivere, la M40
1932
Esce la prima macchina per scrivere portatile, la MP1. L'Olivetti assume la forma giuridica di Società anonima
4 dicembre 1932
In seguito alle riforme introdotte nel diritto societario, l'assemblea dei soci ratifica la fusione tra l'accomandita semplice Ing. C. Olivetti & C. e la Società Anonima Fonderie Olivetti, dando vita alla Ing. C. Olivetti & C. Società Anonima a responsabilità limitata. Presidente e AD di questa società resta Camillo Olivetti, Adriano Olivetti viene nominato direttore generale
1933
A 25 anni dalla fondazione, l'Olivetti ha una produzione annua di 15 mila macchine per ufficio e di 9.000 portatili; i dipendenti sono 870. In Italia l'organizzazione commerciale è costituita da 13 filiali e 79 concessionari; all'estero Olivetti è presente in 22 paesi
1934
Iniziano i primi studi per la progettazione di macchine addizionatrici
1935
Il design della nuova macchina per scrivere 'Studio 42' per la prima volta è frutto della collaborazione tra tecnici e architetti. Linea di produzione della macchina per scrivere Lexikon 80
1937
Inizia una nuova produzione, quella delle telescriventi, con il modello T1
1938
Si avvia a Massa Carrara la costruzione di un nuovo stabilimento, destinato ad accogliere la produzione dei mobili e schedari per ufficio Synthesis
1940
Esce l'addizionatrice MC4S Summa. E' la prima macchina da calcolo progettata e interamente costruita da Olivetti. Viene organizzata la biblioteca di fabbrica
1943-1945
Nel dicembre del 1943 muore il fondatore, Camillo Olivetti. Il figlio Adriano, che nel febbraio 1944 è costretto a riparare in Svizzera, alla fine della guerra ritorna alla guida della società. L'attività produttiva riprende rapidamente; si riorganizza la rete commerciale. Adriano Olivetti
1948
La nuova macchina per scrivere Lexikon 80 e la calcolatrice Divisumma 14 segnano una svolta importante nel campo della scrittura e del calcolo meccanico; questi prodotti sono accolti dal mercato in maniera estremamente favorevole
1950
Viene introdotta una nuova organizzazione del lavoro per il montaggio dei prodotti, secondo sistemi in linea continua con trasportatori.Si completano ulteriori ampliamenti dello stabilimento di Ivrea su progetto degli architetti Figini e Pollini: l'edificio con la facciata in vetro per lungo tempo costituirà nel mondo un esempio unico di nuova architettura industriale. Esce la macchina per scrivere portatile 'Lettera 22', che guadagnerà (con altre macchine Olivetti) un posto permanente nel Museo d'Arte Moderna di New York. Viene presentata anche la macchina per scrivere Lexikon Elettrica: è il primo modello elettrico. Stabilimenti della Olivetti a Ivrea
1951
Apertura in Argentina di un nuovo stabilimento. L'Olivetti si associa allo studio per un nuovo piano regolatore della città di Ivrea
1952
A New Canaan, negli Stati Uniti, la Olivetti inizia attività di studio e ricerca nel campo dei calcolatori elettronici; l'iniziativa è coordinata da Dino Olivetti
1954
Apre a New York Calcolatrice elettromeccanica Divisumma 24 il nuovo negozio Olivetti nella Quinta Strada
1955
Nuove sedi e fabbriche testimoniano lo sviluppo della società: si inaugurano gli stabilimenti di Agliè, nel Canavese, e di Pozzuoli; a Milano apre la nuova sede della direzione commerciale; a Ivrea entra in funzione il nuovo edificio del Centro studi, mentre si lavora all'ampliamento degli stabilimenti. Si costituisce a Pisa un gruppo di ricerca, affidato all'ingegner Mario Tchou, per sviluppare un calcolatore elettronico per applicazioni commerciali.Il gran premio nazionale Compasso d'Oro per meriti conseguiti nel campo dell'estetica industriale viene attribuito ad Adriano Olivetti.In Italia i dipendenti sono 11.353; in tutto il mondo raggiungono le 16 mila unità
1956
Esce la calcolatrice Divisumma 24, progettata da Natale Capellaro e disegnata da Marcello Nizzoli, che avrà uno straordinario successo in tutto il mondo. 1958 - Prosegue il processo di rapido sviluppo sui mercati internazionali: l'esportazione si aggira intorno al 60% dell'intera produzione Olivetti
1959
Viene presentato l'Elea 9003, Console centrale del calcolatore Elea 9003 il primo calcolatore elettronico realizzato in Italia; per le innovative soluzioni adottate è considerato un prodotto tecnologicamente di avanguardia. In ottobre Olivetti stipula un accordo per rilevare il 30% delle azioni della Underwood, storica fabbrica americana di macchine per scrivere, con oltre 10 mila dipendenti
1960
Il 27 febbraio improvvisamente muore Adriano Olivetti. La guida della società è affidata a Giuseppe Pero. Le azioni privilegiate sono quotate in borsa.La partecipazione azionaria nella americana Underwood sale al 70%. Esce una nuova macchina contabile, la fatturatrice Mercator 5000, frutto dell'esperienza acquisita in campo meccanico ed elettronico. Produzione e vendite registrano aumenti superiori al 40%
1961
In un incidente d'auto muore Mario Tchou; l'attività del settore elettronico è affidata a Roberto Olivetti, figlio di Adriano
1962
Viene costituita la Divisione Elettronica, che riunisce le diverse attività Olivetti del settore, compresa la Olivetti-Bull di cui l'Olivetti acquisisce la maggioranza.Roberto Olivetti è nominato Amministratore Delegato. Viene deliberato un aumento del capitale sociale che sale in questo modo da 40 a 60 miliardi di lire
1963
L'offerta Olivetti si arricchisce di nuovi modelli di macchine per ufficio, tra cui la 'Lettera 32', e di un nuovo calcolatore elettronico per applicazioni commerciali, l'Elea 4001.La partecipazione di Olivetti nella Underwood sale dal 70% al 91%
1964
Per fronteggiare la difficile situazione finanziaria, un 'Gruppo d'intervento' formato da Fiat, Pirelli, Mediobanca, IMI e la Centrale entra nel capitale Olivetti. Bruno Visentini è nominato Presidente; Aurelio Peccei è Amministratore Delegato.La Divisione Elettronica confluisce in un nuovo complesso industriale, la Olivetti-General Electric, controllata da General Electric per il 75%
1965
A New York viene presentato l'Olivetti Programma 101, calcolatore programmabile da tavolo che anni più tardi verrà riconosciuto come un anticipatore del personal computer. La macchina è stata progettata da un piccolo gruppo di ingegneri elettronici rimasti in Olivetti anche dopo l'accordo che ha fatto confluire le attività elettroniche in Olivetti-General Electric. Calcolatore elettronico da tavolo Programma 101
1966
Le azioni ordinarie Olivetti sono quotate in borsa
1967
Bruno Jarach e Roberto Olivetti subentrano ad Aurelio Peccei come Amministratori delegati. Inizia la produzione di terminali e periferiche per i sistemi di elaborazione dati
1968
Olivetti cede alla General Electric la propria quota (25%) in Olivetti-General Electric, uscendo così dal settore dei medi e grandi calcolatori. La Società resta però attiva con proprie risorse nella progettazione e produzione di terminali e piccoli sistemi
1970
Con l'apertura degli impianti di Marcianise (Caserta) e di Harrisburg (USA) gli stabilimenti industriali italiani sono 11 e quelli esteri 10, di cui 7 di produzione. Il fatturato supera i 465 miliardi di lire, i dipendenti nel mondo sono 73.283 (34.687 in Italia)
1971
Ottorino Beltrami entra nel Consiglio di amministrazione e viene nominato Amministratore Delegato. Bruno Visentini resta Presidente.Unità di montaggio integrata
1973
Importante modifica nell'organizzazione del lavoro alle catene di montaggio: vengono create le Unità di Montaggio Integrate (UMI), formate da gruppi autonomi di lavoro, ciascuno dei quali è pienamente responsabile di un'intera fase del processo produttivo. Si inaugura a Haslemere (UK) il centro di formazione per il management internazionale
1974-1976
Accelera la transizione verso i prodotti a tecnologia elettronica, che generano il 50% circa del fatturato. A Parigi (1974) sono annunciati i nuovi sistemi elettronici Audit 7, Audit 5 e TC 800 (sistema terminale programmabile); ad Hannover (1976) esce il 'personal minicomputer' P6060: è un ulteriore passo verso il concetto di personal computer
1977
Escono nuovi modelli di calcolatrici elettroniche e il personal minicomputer P6040. Lo stabilimento di Glasgow (macchine per scrivere) viene ceduto all'americana Smith Corona. I prodotti per l'informatica distribuita rappresentano ormai il 42,5% del fatturato della Società
1978
In aprile il Consiglio di Amministrazione nomina Carlo De Benedetti Amministratore Delegato. Il capitale sociale aumenta da 60 a 100 miliardi di lire: era invariato dal 1962. A Milano è presentata la ET 101, prima macchina per scrivere elettronica prodotta al mondo
1980
La Saint-Gobain sottoscrive un aumento di capitale riservato. L'Olivetti acquisisce partecipazioni in alcune società americane. Le attività di telecomunicazione (telex, terminali e reti) confluiscono in una nuova società del gruppo: l'Olteco (Olivetti Telecomunicazioni SpA). Il fatturato sale a 2.180 miliardi di lire; i dipendenti sono 53.339 (28.180 in Italia)
1981
Viene acquisito il controllo della Hermes Precisa International, società svizzera di macchine per scrivere, e di Logabax, società francese di informatica
1982
In marzo Olivetti presenta il suo primo personal computer, l'Olivetti M 20, che Collaudo del personal computer M20segue di pochi mesi l'ingresso della IBM in questo settore. Prosegue la strategia delle alleanze, con vari accordi di collaborazione tecnologica e commerciale e investimenti di venture capital
1983
In seguito alla sua nazionalizzazione, la Saint Gobain esce dall'Olivetti
1984
L'AT&T entra nel capitale Olivetti e sottoscrive 100 milioni di nuove azioni. L'accordo prevede importanti forniture di prodotti destinati al nuovo partner e al mercato americano; le due società collaboreranno per lo sviluppo di diversi nuovi prodotti.A Londra in marzo Olivetti presenta il personal computer M24, compatibile con gli standard di mercato; otterrà un grande successo di mercato
1986
L'Olivetti rileva da Volkswagen le attività della Triumph-Adler, produttore di macchine per ufficio con oltre 9 mila dipendenti; la Volkswagen acquisisce il 5% del capitale Olivetti. Nasce a Cambridge (UK) l'Olivetti Research Laboratory, centro di ricerca avanzata
1987
Olivetti e Canon formano la joint venture Olivetti-Canon Industriale S.p.A. per la produzione di fotocopiatrici. Presentata a Londra la nuova famiglia di minicomputer a 32 bit LSX 3000 che si basa sulla 'Olivetti Open System Architecture': è una nuova architettura sistemistica che supera il concetto, fino ad allora dominante, di sistema proprietario. Pubblicità di Olivetti IBIsys
1988
Vittorio Cassoni, manager Olivetti 'prestato' all'AT&T, rientra a Ivrea e assume la carica di Amministratore Delegato, accanto a Carlo De Benedetti e Franco Debenedetti
1989
AT&T entra nel capitale della CIR e allo stesso tempo cede a questa il suo pacchetto di 100 milioni di azioni Olivetti. La CIR diviene così il maggiore azionista Olivetti. Olivetti Systems & Networks presenta 'Ibis' (Integrated Business and Information System), sistema applicativo modulare adattabile alle specifiche esigenze dei diversi mercati verticali
1990
Il 19 marzo Giovanni Paolo II, in visita alla Diocesi di Ivrea, viene accolto alla Olivetti. Per operare nei servizi telefonici cellulari l'Olivetti costituisce con partner stranieri la Omnitel. Esce la JP 350, prima stampante Olivetti a tecnologia bubble ink-jet. Il fatturato consolidato sale a 9.036 miliardi di lire; gli addetti sono 53.679 (26.989 in Italia)
1991
Diviene evidente la crisi di redditività dell'industria informatica mondiale. Un accordo con Governo e sindacati prevede il ricorso alla pensione anticipata e ad altre soluzioni per ridurre il personale. A fine anno il numero dei dipendenti è sceso di oltre 7.000 unità
1992
La joint venture tra Olivetti e Canon si estende al settore della tecnologia ink-jet. Muore prematuramente Vittorio Cassoni; gli subentra Corrado Passera. Esce un innovativo PC ultraportatile: è l' Olivetti Quaderno
1993
Presentati nuovi prodotti, tra cui il Personal Communication Computer (PCC), frutto di una partnership con British Telecom, e i primi modelli di una nuova linea di fax a tecnologia ink-jet
1994
Omnitel vince la gara per l'assegnazione della licenza di secondo gestore nella telefonia mobile GSM. Costruzione della rete Omnitel di telecomunicazione mobile
1995
Per fronteggiare le pesanti perdite del conto economico e finanziare le nuove attività nelle telecomunicazioni viene deliberato un rilevante aumento di capitale. In dicembre inizia l'attività commerciale di Omnitel. Nasce Infostrada S.p.A., joint venture tra Olivetti (67%) e Bell Atlantic (33%) per operare nei servizi di telefonia su rete fissa
1996
Nonostante il successo dell'aumento di capitale, la situazione finanziaria resta difficile. In settembre Carlo De Benedetti lascia tutti i suoi incarichi in Olivetti; la presidenza è affidata ad Antonio Tesone, Roberto Colaninno è il nuovo Amministratore Delegato. Prosegue la ristrutturazione del Gruppo. Chiudono gli stabilimenti di Singapore, Spagna e Brasile; la produzione all'estero di Olivetti Lexikon si concentra in Messico. Omnitel consegue notevoli risultati: in un anno i clienti salgono da 51.000 a 713.000
1997
La ristrutturazione del Gruppo, imposta dai vincoli finanziari, comporta la cessione delle attività nei personal computer e nei mobili per ufficio. Il baricentro aziendale si sposta verso le telecomunicazioni. In settembre Olivetti si accorda con Mannesmann, che acquisisce il 25% di una holding che detiene le partecipazioni in Omnitel e Infostrada. La quota di Mannesmann aumenterà di un ulteriore 24,9% entro marzo 2000
1998
Un accordo con la Wang consente di fondere Olsy (sistemi e soluzioni informatiche) nella società americana. Nasce Wang Global, di cui Olivetti detiene una quota minoritaria. Infostrada, che in febbraio ottiene la licenza per il servizio di telefonia pubblica, in giugno inizia ad operare per la clientela business e in settembre per la clientela residenziale
1999
Cambia definitivamente il profilo di Olivetti in termini di attività, di organizzazione e struttura societaria. Tramite la controllata Tecnost, in febbraio Olivetti lancia un'Offerta Pubblica di Acquisto e Scambio (OPAS) del valore di 61.000 miliardi per acquisire il controllo di Telecom Italia. L'OPAS si conclude positivamente con l'acquisizione del 52,12% del capitale ordinario di Telecom. L'operazione è finanziata con la cessione a Mannesmann delle partecipazioni in Omnitel e Infostrada e con il ricorso a prestiti e aumenti di capitale. Telecom Italia entra così nel perimetro del bilancio consolidato del Gruppo Olivetti, il cui fatturato sale a 54.616 miliardi; i dipendenti nel mondo sono 129.063. In occasione di un'OPA amichevole lanciata da Getronics (NL) su Wang Global, Olivetti cede la sua partecipazione in questa società
2000
Acquisito il controllo di Telecom Italia, inizia una fase di riordino delle attività. Si annuncia un vasto piano di investimenti finalizzati allo sviluppo, anche internazionale, e all'aumento dell'efficienza, soprattutto nella telefonia fissa. A fine anno Tecnost si fonde con Olivetti; la complessa operazione accorcia e semplifica la catena di controllo di Telecom
2001
A fine luglio la Pirelli SpA, d'intesa con Edizione Holding, si accorda con Bell S.A. per acquistare da quest'ultima il 23% circa del capitale ordinario Olivetti. L'operazione è condotta attraverso una nuova società, Olimpia. A fine ottobre, quando l'operazione si perfeziona, Olimpia, partecipata da Pirelli, Edizioni Holding, Unicredit e Banca Intesa, possiede il 27,7% di Olivetti. Il cambiamento dell'assetto proprietario e dei vertici aziendali conduce a un'ampia riorganizzazione e all'avvio di una politica di dismissioni per un valore previsto di 6 miliardi di euro in 24 mesi. Olivetti Lexikon muta la denominazione sociale in Olivetti Tecnost
2002
La politica di focalizzazione sul core business comporta la cessione di diverse partecipazioni del Gruppo Olivetti-Telecom in Italia e all'estero. Gli asset immobiliari confluiscono in due nuove società, per un successivo conferimento a un fondo immobiliare. In Olivetti Tecnost un nuovo piano industriale conduce alla riorganizzazione della società e in particolare della business unit per l'ink-jet. Viene anche ceduto lo stabilimento messicano
2003
Al fine di ottimizzare la struttura societaria e ridurre l'indebitamento, in maggio gli azionisti approvano un progetto di fusione per incorporazione di Telecom Italia in Olivetti, previa l'acquisizione mediante un'OPA sul flottante, del 100% di Telecom Italia. A seguito della fusione, divenuta efficace dal 4 agosto, Olivetti cambia oggetto sociale e assume quello di Telecom Italia, di cui acquisisce anche la denominazione sociale. Il piano di riassetto del Gruppo comporta la cessione di varie partecipazioni, tra cui quella in Seat Pagine Gialle, previa scissione parziale di attività che confluiscono nella nuova società Telecom Italia Media. La continuità della tradizione Olivetti è assicurata da Olivetti Tecnost, società controllata al 100% da Telecom Italia
2004
Olivetti Tecnost rinnova la gamma dei fax multifunzionali a tecnologia ink-jet per i mercati business e consumer. La controllata Olivetti I-Jet introduce una nuova famiglia di sensori di pressione: sono dispositivi basati sulla tecnologia MEMS (Micro-Electrical-Mechanical Systems). I dipendenti sono circa 1.800; la società è attiva nel settore dei prodotti per la casa e per l'ufficio, nelle applicazioni specializzate nel campo bancario e retail e nei sistemi informatici per l'automazione di giochi a pronostico, lotterie e sistemi elettorali
2005
Olivetti Tecnost in aprile modifica la denominazione sociale in Olivetti e rilancia lo storico marchio. Presentati nuovi prodotti ink-jet ad elevata qualità di stampa: sono la Any_Way, stampante multifunzionale per ogni esigenza di stampa a colori o monocromatica, e la My_Way, per stampe fotografiche
2006
Rilancio delle tecnologie inkjet attraverso lo sviluppo di nuove stampanti e photoprinter
2007
Rinnovo del Consiglio di Amministrazione e si avvia un processo di riorganizzazione aziendale. Nell'ambito di Olivetti viene costituita la società Advalso che opera nelle Caring Solutions con sede a Carsoli e a Roma
2008
Viene nominata Amministratore Delegato Patrizia Grieco che avvia il rilancio dell'azienda. A ottobre nella ricorrenza del centenario della fondazione della Società Olivetti viene organizzata a Ivrea una grande mostra celebrativa intitolata 'Olivetti 1908-2008. Il progetto industriale'
2009
Olivetti rientra con propri modelli nel mercato dei Personal Computer attraverso lo sviluppo di Notebook e Netbook (Olibook), nel mercato del software e servizi IT 'on demand' e dei sistemi di Hub documentale per la gestione dei documenti aziendali; riprende la propria presenza nei mercati dell'America Latina. La società Advalso consolida la propria attività nel Customer Care, aprendo la sede storica del Centro Studi di Ivrea. Olivetti è scelta come fornitore ufficiale IT per il padiglione italiano dell'Expo di Shangai (ottobre 2010). Si rafforza la partnership con il Gruppo Telecom Italia
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