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L'ordinamento dello Stato in Italia

Alcune utili informazi sull'ordinamento dello Stato in Italia.


La divisione dei poteri

Tutto sarebbe perduto se la stessa persona, o lo stesso corpo di grandi o di nobili o di popolo esercitasse questi tre poteri : quello di fare le leggi, quello di eseguire le pubbliche risoluzioni e quello di giudicare i delitti o le liti dei privati.
Così nel 1700 il barone di Montesquieu enunciava nel suo libro Lo Spirito delle leggi il principio della separazione dei poteri, che si affermò poi nelle Costituzioni moderne.
Questo principio nasce dall'esigenza pratica di ripartire i diversi compiti dello Stato tra vari organismi; ma è importante soprattutto perchè, dando a ciascuno di essi una sola delle tre funzioni dello Stato, si stabiliscono limiti ben precisi al loro potere e se ne impediscono gli abusi.
I poteri dello Stato, sempre riconoscibili in qualsiasi tipo di Stato, sono dunque tre:
  • il potere legislativo, che è il potere di fare le leggi. Tale potere è affidato al Parlamento
  • il potere esecutivo, che è quello di fare eseguire, cioè di rendere operative le leggi emanate dal Parlamento. Tale potere è affidato al Governo
  • il potere giudiziario, che è quello di controllare che le leggi vengano rispettate; è affidato alla Magistratura

La struttura di una Repubblica democratica

In una Repubblica democratica, come è l'Italia, gli organi fondamentali della struttura dello Stato sono:
  • il Parlamento: formato da due Camere (Camera dei deputati e Senato della Repubblica); è eletto direttamente dai cittadini. Ha sede a Montecitorio e a Palazzo Madama. I compiti fondamentali del Parlamento sono:
    • approvare la leggi
    • dare la fiducia al Governo
    • eleggere il Presidente della Repubblica
  • il Governo: composto da un Presidente del Consiglio (detto anche Capo del Governo o Premier), nominato dal Presidente della Repubblica e dai Ministri, scelti dal Capo del Governo.
    Ha sede a Palazzo Chigi.
    Ha il compito di mettere in atto la politica del Paese (di fare cioè scelte importanti per quanto riguarda l'amministrazione del denaro pubblico, i rapporti internazionali, l'organizzazione del Paese) il Governo può presentare disegni di legge e può anche, in casi di eccezionale urgenza, emanare decreti legge che il Parlamento deve poi approvare entro 60 giorni.
  • la Magistratura: è l'insieme dei giudici; vigila sul rispetto delle leggi emanate dal Parlamento. I giudici vengono assunti per pubblico concorso.
  • il Presidente della Repubblica: è il Capo dello Stato e viene eletto dal Parlamento. Egli è al di fuori dei tre poteri, però li coordina ed è custode e garante della Costituzione, cioè deve controllare che gli organi di governo rispettino la Costituzione e si impegnino ad attuarla. La sede del Presidente è a Roma al Quirinale.
    I due poteri fondamentali del Presidente della Repubblica sono: la nomina del Capo del Governo e lo scioglimento anticipato delle Camere (nel caso in cui il Governo si dimetta o non sia possibile farne un altro).
    Inoltre il Presidente:
    • può nominare cinque senatori a vita
    • può concedere la grazia a un condannato
    • può rifiutarsi di promulgare una legge
    • presiede il Consiglio supremo della difesa
    • presiede il Consiglio superiore della Magistratura
    • nomina cinque giudici costituzionali


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