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Gravidanza: La trasformazione del seno in gravidanza

Durante la gravidanza il seno ha una serie di cambiamenti per predisporsi alla sua naturale funzione alla nascita.
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Tra i segni più evidenti della gravidanza troviamo le modificazioni del seno, in particolare l'aumento di volume delle mammelle.

Come si modifica il seno

Già a partire dalle prime settimane di gravidanza, infatti, i seni si preparano all'allattamento e appaiono subito più gonfi, sensibili e turgidi.
L'ingrossamento è dato dall'aumento di volume della ghiandola mammaria e dei dotti galattofori, ovvero quella sorta di canali in cui passa il latte materno, che cominciano peraltro a moltiplicarsi.
La pelle si tende e le areole si allargano, scurendosi a causa di una maggiore pigmentazione.
I capezzoli si allungano e si ingrossano, divenendo sempre più turgidi per permettere al neonato di succhiare meglio il latte materno, nel contempo diventano anche molto sensibili, sia al dolore che al freddo.
Si può cercare di limitare i fastidi facendo degli impacchi di acqua tiepida e di tiepida e di acqua fredda, integrandoli con dei massaggi delicati.
A partire dal terzo mese di gravidanza, possono comparire sui seni venature bluastre, causate dall'ingrossamento del reticolo venoso per assicurare un maggior afflusso di sangue.
Nello stesso tempo, l'adipe sottocutaneo tende a diminuire rendendo più evidente la presenza delle vene.
Dal quarto mese, fanno la loro comparsa i tubercoli di Montgomery, piccoli rigonfiamenti che servono ad ammorbidire e lubrificare la pelle dei capezzoli, proteggendola da agenti estranei.
Dal quarto mese in poi l'aumento di volume del seno è tale da richiedere un cambio di reggiseno, da scegliere naturalmente in base alla comodità e alla capacità di sostenere le mammelle senza affaticare più del necessario la donna.
Meglio procurarsi reggiseni in fibre naturali che facilitino la traspirazione e prevengano le irritazioni cutanee.

Le smagliature al seno

Uno dei problemi più comuni che riguardano il seno in gravidanza è dato dalla comparsa delle smagliature, dovute all'aumento delle dimensioni e alla mancanza di elasticità della pelle, che deve far fronte a una modificazione piuttosto rapida.
Vi è anche una certa predisposizione genetica rispetto alla quale naturalmente c'è poco da fare.

L'alimentazione per mantenere in forma il seno

Tuttavia, per non lasciare niente di intentato sarà meglio adottare un regime alimentare adeguato con pochi grassi e molte fibre, provenienti soprattutto da frutta e verdura.
Non solo si limita in questo modo l'aumento di peso, ma si introducono nell'organismo quelle vitamine necessarie a mantenere la pelle sana ed elastica.
E' fondamentale poi idratare la pelle bevendo sufficientemente, almeno un litro e mezzo d'acqua al giorno, e applicando prodotti specifici, come ad esempio l'olio di mandorle dolci, che ha il vantaggio peraltro di essere privo di sostanze potenzialmente nocive, oltre ad essere anche più economico di tante creme in commercio.

Esercizi per mantenere in forma il seno

Alcuni semplici esercizi che servono a mantenere sodo il seno:
  • Riempire due bottiglie d'acqua da un litro e mezzo. Alzarle con entrambe le braccia tese fino all'altezza delle spalle, cercando di non muovere queste ultime. Ripetere l'esercizio 30 volte al mattino e alla sera
  • Impugnare una pallina da tennis e stringerla con forza per un minuto, tenendola all'altezza del torace con i gomiti che sporgono all'infuori. Allentare la presa per 30 secondi, ripetere l'esercizio.

Preparazione all'allattamento

Avvicinandosi al momento del parto, sarebbe bene preparare il seno all'allattamento, suggerimento valido soprattutto per quelle donne che hanno capezzoli poco sporgenti o addirittura retratti.
Si possono compiere alcuni esercizi di manipolazione che aiutano ad abituare le mammelle alla funzione dell'allattamento.
Durante il bagno o la doccia si può praticare un massaggio delicato sulla zona dell'areola e del capezzolo esercitando una leggera pressione per qualche minuto.
Il movimento serve a rendere la pelle più robusta.
Una volta finito, si consiglia l'applicazione di olio di mandorle.
Ci sono poi altri esercizi come la rotazione e lo stiramento.
La rotazione si effettua prendendo il capezzolo con pollice e indice e ruotandolo in entrambi i versi.
Lo stiramento si effettua invece appoggiando i pollici ai bordi dell'areola, da allungare sia in orizzontale che in verticale.
Inoltre, andrebbero effettuati massaggi alle mammelle, anche nel periodo dell'allattamento prima di ogni poppata per scongiurare il rischio di congestione mammaria.
L'ideale è effettuare tutta questa serie di esercizi con l'ausilio di olio di mandorle o di altre preparazioni emollienti ed elasticizzanti.
Naturalmente, bisogna evitare di essere troppo aggressivi per non correre il rischio di rimuovere le sostanze protettive che i capezzoli producono in maniera naturale e l'utilizzo di detergenti particolari, è sufficiente un po' di acqua calda.
Un'ultima notazione: negli ultimi mesi di gravidanza potrebbe comparire un liquido dal colore giallastro e dalla densità vischiosa.
Niente paura, si tratta del colostro, un liquido prodotto dal seno nelle prime 48 ore dopo la nascita del bambino prima della montata lattea e della formazione del latte materno vero e proprio.

Collegamenti e risorse